29 agosto 2007

A Burton: cento film del suo cinema!




Ci siamo! Anche quest'anno, dopo la sudata per i preparativi, Venezia si è sistemata sulla sua poltrona davanti al grande schermo! I film sono stati messi in cartellone, i tappeti rossi aspettano tacchi a spillo e scarpe tirate a lucido, mentre i proiettori si fumano l'ultima sigaretta con le pellicole che sentono già il sapore della sala cinematografica. La città gusterà pop-corn godendosi la proiezione di 22 lungometraggi. Tra di essi "Redacted" di Brian De Palma: storia di un gruppo di soldati statunitensi che perseguita una famiglia irachena, e "Il Dolce e l'Amaro" del regista -sceneggiatore Andrea Porporati, che ha deciso di raccontare i venticinque anni di un malavitoso della palermitana Kalsa. Tra i più chiacchierati anche "Michael Clyton", dove ritroviamo George Clooney alle prese con le truffe di una multinazionale e "Heyda Fawda", che punta la camera sugli eccidi perpetrati dalla polizia egiziana. Soprattutto, come sempre, il Festival avrà il suo "reginetto" e, dopo gli incubi di David Lynch lo scorso anno, c'era da aspettarsi che Venezia non avrebbe più trovato le "strade perdute" della realtà. A ricevere il premio alla carriera sarà infatti Tim Burton, che verrà celebrato con la proiezione del suo "Nightmare Before Christmas" versione Disney digital 3D, in occasione del "Tim Burton day" previsto per il 5 settembre. Ai festeggiamenti il regista non si presenterà senza una "bottiglia di champagne", tant'è che al riadattamento del suo capolavoro animato, seguiranno alcune seguenze di "Sweeney Todd", il suo nuovo film che arriverà in Italia all'inzio del 2008. Siamo nell'Inghilterra vittoriana e Johnny Deep è il barbiere sanguinario di Fleet Street, tornato a Londra dopo anni per vendicarsi di coloro che hanno distrutto la sua famiglia. L'opera è una ricostruzione cinematografica dell'omonimo musical thriller firmato Stephen Sondheim e Hugh Wheeler che, nel 1979, è stato premiato a Broadway con ben otto oscar. Per ora non si sa molto altro del film salvo che, truccato per la parte, Johnny sembra un personaggio impolverato strappato al suo vecchio quadro sinistro. Quindi, in attesa di farci dare un taglio, diamo una sbirciatina alla bottega di questo barbiere maledetto dalla locandina di "Sweeny Todd" e auguriamo a Burton: cento film del suo cinema!









WhiteRabbit

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