25 agosto 2007

Il "Calamaio del Bianconiglio" è aperto!






I lavori sono finalmente finiti. Il blog è pronto a partire e credo sia giunto il momento di aprire "WhiteRabbit Inkpot" (il calamaio del bianconiglio), per dire a chiunque passerà di qui e a questa pagina ancora bianca che cosa ho intenzione di fare di lei. Vorrei che questo pezzo di carta digitale diventasse il letto per la mia scrittura, un lenzuolo sul quale mi auguro che il mio inchiostro non dormirà mai sonni tranquilli, agitandosi come se avesse bevuto troppo caffè per assopirsi. In questo caso desidero che la caffeina della mia penna trovi i chicchi da tostare in ognuno di quei mondi che attraverso lo scrivere possono essere reinventati, che grazie a frasi allacciate ricevono una personalità. Vorrei che quella penna bevesse dalle tazzine dell'arte e della politica, e che nel primo caso riuscisse a portare altrove la mente di chi legge, mostrando quell'eccezionalità inaspettata di cui questo o quel genio creativo si è fatto o si fa padrone. Nel secondo invece, credo che il suo imperativo debba essere quello di "alimentare la testa", stimolando interrogativi che tentano di aprire un varco nel sommerso degli eventi, perché solo allora si può scuotere un'informazione che spesso sembra guardarsi attorno in uno stato di dormiveglia. Lo desidero poiché, sia in un modo che nell'altro, la scrittura ti dà un ruolo nelle grandi realtà capaci di appassionare. Essa infatti è chiamata ad asservarle ora con occhio clinico, come quando è l'infiltrata nel cortiletto della lobby o l'inviata di guerra, ora con uno sguardo capace di critica e compenetrazione emotiva quando, ad esempio, diventa la lettrice di un libro, l'ascoltatrice di un cd o la spettarice di un vecchio film. Così, è come se riuscisse ad entrare nella corte di re più o meno buoni, più o meno importanti, diventando la messaggera che ci porta nuove dal castello.
"WhiteRabbit Inkpot" vuole essere una prova per dire alla scrittura che la sto prendendo sul serio, un voltafaccia all'immobilismo con cui voglio avvicinarmi a sentirmi degna di considerarla il senso di ciò che vorrei essere, sperando che un giorno essa diventi l'amante che mi aspetta al posto di lavoro, per poi sgattaiolare via con me da una redazione e attaccarmisi addosso come una sanguisuga dell'anima.
Pochi giorni fa un poeta, il vecchio Bukowski, ha voluto darmi un consiglio col quale, per il momento, vorrei chiudere il calamaio: "A meno che non ti esca dall'anima come un razzo, a meno che lo star fermo non ti porti alla follia o al suicidio o all'omocidio, non farlo. A meno che il sole dentro di te stia bruciandoti le viscere, non farlo. Quando sarà veramente il momento e se sei predestinato, si farà da sè e continuerà finché tu morirai o morirà in te. Non c'è altro modo. E non c'è mai stato..."





WhiteRabbit

2 commenti:

maddy ha detto...

Tengo i miei occhioni aperti... e vigili, in attesa di un tuo prossimo affacciarti a questa finestra!!
Yaya son contenta di avere tue notizie, la domenica mattina ha preso una nuova e fresca piega!!
Bacione.. e buona domenica!

WhiteRabbit ha detto...

Ciao Maddy, sono contenta di essere già in buona compagnia! Non ti farò aspettare molto, dal davanzale sto prendendo nuovi appunti , perciò a presto e grazie per essere passata di qua!